Il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, assegnerà cento poltrone all’interno dei consigli d’amministrazione degli Istituti autonomi case popolari. In Sicilia gli Iacp sono dieci e hanno un costo che può superare i due milioni l’anno.
Questa volta contro quello che si prospetta come un nuovo caso di sprecoli c’è un’iniziativa dei parlamentari regionali di centrodestra. Così l’asse PDL – MPA, che non gode ultimamente di un ottimo stato di salute, sembra ulteriormente sfaldarsi. Nel mese di agosto erano stati i forzisti Castiglione e Firrarello a protestare contro il Governatore quando non riconfermò Enzo Giibino alla presidenza dell’Istituto di Catania. Adesso a ribellarsi sono i deputati del Pdl vicini all’ex corrente di AN Briguglio – Stancanelli.
“Chiediamo di varare al più presto la riforma degli Iacp” affermano i deputati regionali Marco Falcone e Pippo Correnti. La norma attuale prevede che tutti i Cda siano formati da dieci componenti, tre dei quali nominati dai presidenti delle rispettive province, a cui spetta indicare pure la guida dell’ente. Le altre nomine spettano agli assessori regionali ai Lavori Pubblici e Lavoro, agli ordini professionali, all’associazione inquilini e tre ai sindacati. La giunta regionale adotta infine la deliberazione di nomina. “Nelle altre regioni, da tempo, gli IACP non ci sono più – hanno denunciato i due ex di AN – perché sono stati trasformati in agenzie, con strutture più snelle ed efficaci, dotati di amministratori unici o di Cda ridotti al massimo a cinque componenti”.
Ma a quanto pare il Governatore della Sicilia non è di questo avviso. Se i deputati del Pdl fanno appello alla politica del risparmio, Lombardo è dell’idea “Abundare quam deficere”. Politica, curiosamente, inaugurata alla vigilia delle Europee.
Sarà una coincidenza, ma proprio quando le liste delle Europee sono state depositate e si va a caccia di voti, Lombardo “mette a concorso” i cento posti nei consigli di amministrazione degli Iacp. Quali sono i requisiti per chi è candidato ad occupare una poltrona da un paio di migliaia di euro al mese? Per chi devono votare e fare votare i nuovi soldati dell’autonomia alle prossime elezioni europee?
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