L'immagine sbiadita di una città sbiadita dove, malgrado tutto, c'è ancora chi lotta per essere un'anima viva.

mercoledì 15 aprile 2009

Se uno schiaffo può far bene.

Non sopportiamo che gli altri ci dicano quello che noi pensiamo della nostra città. Quanto detto dal giornalista Antonello Caporale, durante la trasmissione Exit su La7, non mi sembra in contraddizione col sentimento di insoddisfazione che si percepisce a Messina.

Tanti messinesi si sono sentiti feriti nell’orgoglio per la frase “Messina e Reggio sono due cloache”. Tanti altri, specialmente quelli che vivono nelle baracche con i liquami di fogna che fuoriescono dalle loro abitazioni, probabilmente, per pochi minuti, si sono sentiti, al centro dell’attenzione pubblica.

In meno di due giorni un gruppo di facebook ha raccolto quasi trecento iscritti pronti a far valere le loro ragioni contro il giornalista di Repubblica.

Forse dovrebbero offenderci più spesso. Questo penso. Perché quando ci attaccano mostriamo ancora quella forza identitaria che fa di una folla di gente che abita un luogo un “popolo”. Siamo popolo troppo raramente ed è lì che risiede il nostro male.

Forse dovrebbe essere il popolo messinese a urlare di essere stanco. A urlare che non ne può più di essere male amministrato da decenni. Che del ponte sullo stretto non se ne fa niente se ci sono ancora concittadini che vivono nelle baracche. Se ci sono le case costruite senza il rispetto dei decreti antisismici. Solo allora non avremo bisogno degli Antonello Caporale. Ed è per questo che apprezzo gli impavidi che, pochi mesi fa, ospiti dell’ ”Arena di Domenica In”, invitati ad esprimere un loro parere sugli scandali che hanno travolto l’Università di Messina, hanno affermato “e’ una lotta tra baronati e chi ne fa le spese sono solo gli studenti”.

Quindi grazie, caro Antonello Caporale. Io non mi sono sentita offesa e se uno schiaffo serve a svegliare il senso di appartenenza che fa di gente un popolo, e i messinesi lo hanno davvero avvertito, allora da domani altra sarà la capacità critica di queste persone che, in una cloaca o in una città, con un rinnovato orgoglio, potranno coltivare anche nuove ambizioni.

14 commenti:

  1. Da ragazzo che ha dovuto prendere tutto e salire a Roma a lavorare, da docente che insegna ogni giorno i valori in cui crede, da capo scout che prova a testimoniarli quei valori...da messinese che si sente orgoglioso di esserlo...e non solo quando la squadra era in serie A...sento che c'è il bisogno di avere questi schiaffi...di avere luoghi telematici dove leggere di questi schiaffi...benvenuto a questo blog e a chi lo cura...

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  2. Ci sono messinesi che non hanno bisogno di Antonello Caporale, ci sono messinesi che prima che gli Antonello Caporale si esprimessero probabilmente avevano già pensato ad una città diversa e migliore. Cittadini messinesi che non sono ma stati ricordati da nessun Antonello Caporale, ma che anche se una minoranza attiva sentono ancora il dovere di impegnarsi a favorire il formarsi di un' identità messinese forte e consapevole dei problemi da affrontare.
    A volte fa bene anche ricordare chi lotta per una città migliore, chi lotta contro il Ponte sullo stretto, chi lotta contro la mafia, chi lotta per degli spazi sociali, chi un' identità probabilmente già ce l' ha e vuole diffonderla...

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  3. Io sono proprio curioso di conoscere questi 300 cittadini messinesi che su FB inveiscono contro Caporale! Sono certo che anche loro sono come gli altri miei concittadini. Caporale ha detto solo la verità!! Posso lontanamente apprezzare solo il senso di attaccamento ai colori della città di questi 300 messinesi, spirito tifoso ma niente di più...il fatto che attacchino Caporale dimostra comunque tanta irresposabilità. Cari messinesi E'VERO!...Messina è una cloaca...per meglio chiarire le idee è una fogna. Chi può pensarla diversamente?? La foto di Messina e dei messinesi ormai è facile farla. Non ci vuole chissà quale analista. Il fatto che sia una fogna è colpa prima di tutto dei cittadini stessi e della loro cultura, anzi, non cultura, e dopo, ma molto dopo, della classe politica. Perchè se la classe politica è scarsa (perchè è chiaro che è scarsa) nella gestione della cosa pubblica (non è scarsa per la cura degli interessi personali, anzi vi assicuro che i politici sono veramente in gamba sotto questo profilo) la colpa è dei cittadini stessi. Vi illustro! sapete quanti messinesi sanno votare? mmm...solo io e qualche mio amico! sapete quanti sono i messinesi che sanno che votare un consigliere candidato equivale a votare alla fine sempre uno dei sei-sette potenti politici che comandano cmq su Messina? mmm...solo io e qualche mio amico! Sapete a chi da il voto il messinese? l'amico...perchè (odiose frasi) "mi fici a cortesia" oppure "è u medicu di famigghia" ect...solo per citare i casi meno vergognosi. Mmmm...io voto libero o non voto libero...ma solo io e qualche mio amico. In definitiva i politici che abbiamo a Messina li volete voi messinesi...compresi i 300 che su FB sparano cazzate!!! io e qualche mio amico ne avremo fatto a meno di questa classe politica!! di questi 300 messinesi sono certo che non ricordano nemmeno a chi hanno dato il voto, ovviamente, perchè se lo sapessero anzichè fare il tifo di basso profilo su FB sarebbero andati dai loro consiglieri per chiederne lumi...ma qualcuno forse sa o ricorda a chi ha votato, ma non potrà andarci lo stesso, perchè avrà preso un cellulare in cambio del voto, o ancora vive di speranza per il posto "fisso"!!! svegliatevi...prima che dentro le fogne vi ci abituate come i topi. Per cui consiglio a questi 300 di fare come i restanti messinesi, cancellatevi dal gruppo FB contro Caporale e zitti zitti prendete coscienza. Fate parlare solo me e ..qualche mio amico!!! si perchè io e qualche mio amico non buttiamo la carta per le strade, abbiamo il senso civico ed educazione stradale, ci fermiamo agli incroci se abbiamo la fila davanti anche se col verde, non usiamo il clacson, negli uffici facciamo valere i nostri diritti e non cerchiamo l'amico, e votiamo CHI VOGLIAMO O NON VOGLIAMO NOI!!! e su FB cosi come dal vivo le critiche ai nostri pseudopolitici le posso fare cosi come le ho fatte e le farò, perchè io...e qualche mio amico non abbiamo venduto o svenduto il voto! Aggiungo che la cosa ancora più triste e che mi demoralizza e che purtroppo, diversamente a come credevo qualche anno fa, anche tra i giovani vedo solo apatia, inerzia e tanta tanta ignoranza. Nessuno si preoccupa del senso sociale e politico...triste...a 24 anni non sanno nemmeno cos'è il voto disgiunto!!!!! amorfi! Comunque sempre doveroso nei riguardi della collettività mi metto a disposizione per quanti volessero chiarite le idee sul funzionamento elettorale e politico/amministrativo a Messina. Meditate e studiate messinesi..soprattutto voi 300 di FB.

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  4. Dimenticavo...complimenti alla mia amica Gabriella Cerami per l'articolo, anche se devo darle una triste risposta al titolo: purtroppo lo schiaffo non serve a niente, la storia parla chiaro e nel futuro prevedo una nuova generazione più amorfa gestita dai figli dei sei-sette politici che attualemnte comandano su Messina...anzi su messina.

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  5. io mi sento di dover rispondere a Domenico Musiano. non mi trovo assolutamente d'accordo con l'ultimo tuo commento. secondo me è tutto un problema di modelli di riferimento. la classe politica odierna messinese fa oggettivamente schifo. ma perchè esiste questa..."schifosità" trasversale?? cioè come è stato possibile che piu o meno tutti, un'intera generazione, una lunga lista di 50enni di sinistra e soprattutto di destra abbia dato prova di essere totalmente incapace di governare?? sec me la risposta è che i loro modelli di riferimento erano coloro i quali adesso sono ricordati come grandi statisti ma che legalmente non hanno mai fatto una gran bella figura...qst padri di famiglia che oggi ci governano dunque, sono cresciuti pensando (naturalmente) che quelli fossero i modelli da emulare. cosi sono cresciuti e adesso fanno politica per finta. la generazione invece degli attuali 20enni io credo si renda conto benissimo dei problemi...è vero nn abbiamo valìa ma è solo questione di tempo. verrà il giorno (chiedo scusa se parlo come william wallace) che qst generazione di giovani dovra attivarsi e io nn credo che 6 o 7 figli di politici potranno fare la differenza, i tempi sono combiati e i nostri modelli di riferimento, per fortuna, pure!


    comunque bravissima gabriella. ti stimo.

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  6. La verità è che ci sono tanti, molti, forse tutti i messinesi che ascoltati per strada, nei bar, negli uffici la pensano come Antonello Caporale. Se è vero come è vero che in questa città si rimpiange ancora la sindacatura di Merlino, i suoi semafori, la cura delle strade cittadine di quel tempo, è altrettanto vero che son passati quasi 10 sindaci, 10 Consigli Comunali che hanno lasciato solo rimpianti e sfacelo. Questa oggi è Messina, la città del rimpianto, la città di "quel che si poteva fare" e del "non si è fatto nulla". Anzi peggio la si è distrutta, saccheggiata, devastata per gli interessi di pochi a scapito del "bene comune". Ed allora anche il singolo cittadino, apatico più che mai, ha contribuito alla devastazione, nel suo piccolo, magari "facendo suo" (rubando?) il vaso di fiori o l'alberello natalizio per abbellire il proprio orticello così da rendere lecita persino l'appropriazione indebita operata dai tanti pseudo-politici che si sono alternati sugli scanni della Sala Consiliare. Abbiamo bisogno di schiaffi, anche se non sono sicuro che questi piccoli traumi ci sveglieranno dal tremendo torpore in cui siamo caduti. Un affettuoso in bocca a lupo a Gabriella, sperando che i suoi articoli siano "terremoti" che scuotano l'animo di noi messinesi, amanti della nostra città.
    Paolo Crisafi

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  7. per soter: sono contento che condividi invece il mio primo commento, d'altronde non potrebbe essere diversamente, sei una persona intelligente, lo vedo da come scrivi, anche se evinco che sei un pò piccolo/a. Non voglio commentare il tuo commento perchè prima di tutto non ti nascondo che mi da enormemente fastidio il dibattito con gli anonimi...cosa hai da nascondere???...anche questo modo di atteggiarsi denota che le cose non cambieranno se non in peggio...e ribadisco che comandarenno i loro figli, nascondendoti dimostri che i tempi non sono cambiati e nemmeno i modelli di riferimento...ed al mattino svegliati presto e sii produttivo ed interessati anche dei fatti sociali e politici e non fare riferimento ai colori politici, non è una questione di schieramento...quella è altra storia!

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  8. ahah...scusa, non ho niente da nascondere...solo non mi piace mettere il mio nome e cognome su internet. cmq piacere, mi chiamo alberto e...si, sn abb piccolo in effetti. ma anche abb consapevole. cmq sia io non avevo intenzione di fare riferimento a colori politici, era solo una costatazione partita dal fatto che degli ultimi 6 sindaci 5 erano di destra, una provvidenti di sinistra e un altro che...vabbe...lassamu peddiri francantonio.
    ma cmq volevo semplicemente dire che non è un problema di genetica, di essere figli di, nipoti di, figghiozzi di, etc etc...è un problema di obiettivi e di creazione di valore per il contribuente attraverso un utlizzo efficiente di risorse scarse( forse detta così sembro più grande no??! eheh).
    spero di essermi spiegato meglio stavotla.

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  9. P.S.: oggi mi svigghiai chi era viatu!

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  10. Se permetti Gabriella: Gli studenti che sn andati all'arena di Domenica In (un programma veramente disgustoso) avranno detto tante belle parole come: "noi non siamo per nessuno noi siamo con Borsellino e Falcone, ci sn i baronati, il nostro titolo di studio sta perdendo valore...ecc" ma alla fine non hanno detto niente sul rettore e sul problema di cui si doveva discutere....come da buoni messinesi d.o.c non si sn schierati da nessuna parte. Più che impavidi, li definirei inutili: non hanno fatto altro che fomentare la congiura mediatica ai danni dell'università di Messina, facendo notare al mondo quanto poco attivo era il dissenso nei confronti di Tomasello e quanto invece erano alti gli interessi che ci giravano attorno.....Se veramente erano preoccupati della spendibilità del loro titolo di studio penso che non dvevano andare all'arena di Giletti, ma manifestare i loro problemi nelle sedi opportune individuando le persone responsabili....di quegli studenti che erano all'arena, nell'assemblea di facoltà indetta successivamente non ho visto neanche un'esponente.

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  11. Sono Felice Panebianco,uno degli "inutili",come ci definisce la disinformata
    Nello Kitty(o dolosamente consapevole?).Perchè disinformata? Se fosse informata saprebbe che la nostra presenza all'Arena di Domenica In (programma disgustoso,su questo concordo con te)non nacque da un capriccio,da una voglia irrefrenabile di comparire a livello nazionale sul piccolo schermo o di prendere le difese del Rettore, ma semplicemente fu una riparazione a quanto accaduto la settimana precedente. Ti stai chiedendo cosa successe la settimana precedente il nostro intervento?!Qui sta la tua disinformazione,visto che ne parlarono tutti i media locali e molte furono le voci di protesta che si levarono.Comunque ti farò una sintesi io: a causa della mancata partecipazione di due rappresentanti degli studenti di veterinaria,regolarmente invitati in trasmissione per discutere di quello che stava accadendo nel nostro Ateneo,si scatenò una serie di attacchi e di invettive non contro il mondo accademico(che con i suoi "affari",ahimè,è il vero male delle nostre università)o contro il governo dell'Ateneo,ma contro Noi studenti,sciorinando tutti i possibili luoghi comuni sui siciliani,collusi,omertosi e via discorrendo...Da qui il nostro intervento la settimana successiva,chiamati in causa per le dichiarazioni lasciate in quei giorni.In quella sala quella domenica pomeriggio non c'erano Piero Adamo,Ramona Arena,Nicola Barbera,Mauro Prestipino e Felice Panebianco ma tutti gli studenti dell'Ateneo messinese(anche tu se non te n'eri accorta)che urlavano il loro sdegno verso un sistema,dei baronati che,pur di farsi la guerra tra di loro,erano capaci di mettere in mezzo le uniche vittime di tutto ciò,ossia Noi studenti.E non ci siamo sognati neanche per un istante di prendere le difese nè di una parte(capeggiata dal Prof. Saitta)nè del Rettore,perchè qui,purtroppo non c'era una parte per cui poter tifare.Concludo facendoti presente che non ci presentammo all'"assemblea" indetta in facoltà(presuppongo ti riferisca a Giurisprudenza)perchè non invitati dagli "organizzatori",forse perchè loro hanno avuto paura di confrontarsi con noi,perchè Noi paura non ne abbiamo mai avuta e lo abbiamo sempre dimostrato, andando anche in quel programma vermanete disgustoso.

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  12. Ciao Felice...io sn Francesco...e sappi che sn coscentemente consapevole e non disinformato su ciò che accadde prima del programma televisivo...se nò non avrei scritto quello che ho scritto...inoltre io non ho fatto nomi, tu invece siiii, quindi l'esigenza di far notare la presenza delle persone citate come singoli e non come parte di un gruppo sarà esclusivamente tua....io ho semplicemente espresso una mia posizione: Andare in un circo per esprimere le proprie opinioni, anche se il circo ha portata nazionale, per mè è ridicolo; Lo sai come si faceva una volta quando un malessere saliva a galla e si voleva rispondere alla provocazione di una attacco mediatico: si scendeva in piazza(quella è la vera Arena)...cmq sn opinioni è come tali sono soggettive...Per l'assemblea l'invito era nella bacheca dell'università centrale,nel sito ed è stato pure inviato per posta elettronica a tutti coloro che sn iscritti alla mailing list unime, quindi era rivolto a tutti gli studenti informati, nessuno escluso.

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  13. i nomi gli ho fatti perchè era giusto farli,ognuno ha le sue opinioni,ed io credo che era doveroso rispondere ad un invito,per quanto non ci piacesse il programma.non si devono scegliere le "arene" in cui partecipare,se no è facile evitare quelle che possono creare più imbarazzi e problemi(avere un intero studio contro,gente pagata solo per colpirti,ti assicuro che non è stata una passeggiata...).per quanto riguarda l'assemblea,erano presenti,per l'ass. Atreju,luca lo pilato,rappresentante degli studenti e ivan cutè,consigliere nel c.d.a. dell'ateneo,quindi come associazione eravamo presenti.io e piero abbiamo disertato perchè pensavamo che il mancato invito (nonostante fosse stato organizzato invitando tutte le altre ass. presenti a giurisprudenza)era dovuto a paura di perdere la "scena" nei nostri confronti,visto che era stata organizzata come "risposta" al nostro intervento televisivo,che tanto clamore(questo concedimelo)aveva suscitato.quindi,per evitare di creare dei "problemi" agli organizzatori,abbiamo preferito mandare altri rappresentanti,che hanno partecipato al dibattito.ognuno ha le sue opinioni,ma in fin dei conti l'importante è quello che si fa in concreto per gli studenti,e l'ass. Atreju,di cui ho l'onore di essere presidente,è sempre stata una realtà attiva nel nostro Ateneo,non limitandosi a riunirsi in periodi elettorali o a fare semplicemente happy hour.ognuno ha le sue opinioni,ma noi abbiamo sempre lavorato e continuiamo a lavorare per gli studenti e questa non può che essere un opinione condivisa...

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  14. La mia critica era esclusivamente diretta al modus operandi scelto per contrastare l'attacco mediatico di quei giorni.
    Nessuno ha chiamato in causa la tua associazione, e tu stesso nell'intervento precedente hai insistito sul fatto che eravate voi come studenti ad essere presenti e non come associazione, non capisco perchè continui ora a parlare di Atreyu?
    Ad un assemblea di facoltà non c'è bisogno di essere invitati come associazione o come presidente...se tu puoi andare vai, nel tuo interesse, poi se la tua associazione è presente tanto di cappello.
    Comunque ritornando al tema principale tutto ruota attorno al fatto che non è certo una presenza per invito in un programma qualunque che può determinare un contrasto effettivo ad un processo mediatico, politico ed economico come quello di quel periodo.
    Pensa invece se tutti gli studenti messinesi si fossero riuniti, anche solo il giorno stesso dell'assemblea e avessero annunciato una conferenza stampa per parlare e discutere del problema, secondo te non sarebbe stato meglio di un gruppetto di gente anche impegnata ma circondata da pagliacci, in una trasmissione ridicola? Secondo me si, ma naturalmente se tu e i tuoi colleghi avete scelto di partecipare a quella farsa lo avete fatto sicuramente per le giuste cause che avete mensionato questo non lo metto in dubbio.

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