L'immagine sbiadita di una città sbiadita dove, malgrado tutto, c'è ancora chi lotta per essere un'anima viva.

venerdì 17 aprile 2009

Uno schiaffo può servire. Adesso ne siamo certi. Lo sappiamo. Sappiamo che le vite di 368 persone si sono incrociate. E non per strada o in un bar,  ma strano a dirsi, su facebook.  Se il giornalista di Repubblica, quella sera su La7, avesse detto “due città colabrodo, flagellate dalla criminalità organizzata e dalla politica clientelare”, come ha scritto sul libro Mediocri, le 368 persone del gruppo non si sarebbero conosciute. O per meglio dire non avrebbero scoperto di avere in testa e nel cuore la voglia di realizzare un’impresa comune. Adesso dobbiamo incrociare vite e imprese. Cogliamo ciò che di positivo c’è. E ce n’è tanto. C’è che un editorialista di Repubblica ha deciso di venire a Messina per capire. E c’è che noi possiamo spiegare e avanzare le nostre proposte. Il momento dunque è quello giusto. Dallo Stretto soffia il vento a nostro favore.                                                                                                          Chiediamoci cosa vogliamo ottenere. Se la risposta è una città migliore ed onesta con se stessa; se siamo stanchi di andare a votare sempre per il meno peggio; se vogliamo che si parli dei giovani messinesi come ragazzi audaci, la strada è quella giusta e il vento continuerà a soffiare. E’ il nostro banco di prova e dopo tanto parlare andiamo a realizzare e forse abbiamo con noi un alleato inaspettato. Facciamo vedere che siamo veramente un gruppo. Non solo su facebook. Anche se sulla bacheca hanno scritto solo 26 persone su 368 allontaniamoci dalle tastiere e dal click di conferma. Andiamo all’incontro. Facciamo vedere che la comunità di Messina esiste. Che non siamo gente sparsa che convive solo perché è nata a Messina e da Messina non si sposta.

4 commenti:

  1. Per il mestiere che faccio so che Caporale è una firma prestigiosa e il prestigio non lo vendono al market. Lo ha sudato. Quando lo incontrerò a Roma, ringraziandolo ancora per avermi salvato da un buffet dove i piatti da portata e i tegami venivano lavati in modo approssimativo, gli dirò che da meridionale qual'è a Exit ha pronunciato parole sbagliate per esprimere un sentimento condivisibile. In fondo lui di Messina ha le immagini delle baracche e quartieri al di sotto di ogni decenza, quelle mostrate ad ogni visita pre elettorale di candidati. Di Messina sa degli scandali d'ateneo, di verminaio, di disoccupazione, di disperazione, di delitti irrisolti. Non fa notizia Antonclaudio Pepe che vuole fare( e che ringrazio di questo invito), di MaurizioLicordari che se lo fa grande così per fare comunque, a qualunque costo e con ogni retribuzione il giornalista e Gabriella Cerami che per fare la giornalista è andata via e ora edita un blog che mi diverte.Non sa che ci sono ragazzi come Piero Adamo e Ferdinando Croce che per difendere la loro dignità e, forse, quella di una generazione hanno abbattuto tanti muri. Non lo sa perché troppo spesso le energie migliori si disperdono e quello che resta è cloaca.
    Caporale ha fatto un grande errore, secondo me. Nella graduatoria delle cose accadute a Messina negli ultimi dieci anni non arriva nelle prime cento, a stento rientra forse tra le mille. Per questo preferirei che il Consiglio Comunale provasse a promuove iniziative per l’occupazione o si impegnasse per sistemare le strade, che fanno schifo, invece di denunciare Caporale. E se la politica proprio non riesce a trovare un’impresa che a un prezzo onesto mette l’asfalto, vorrei che l’associazione dei consumatori difendesse i miei pneumatici avviliti dalle buche piuttosto che chiedere il risarcimento a un giornalista che avrà pure, per eccesso di foga, usato una parola effettivamente esagerata, roboante, fastidiosaMa non è quella l’infamia, per quel “cloaca” basta uno spruzzo di Viavà (mi ricordo lo spot con la cravatta e l’alone magico sotto il quale spariva l’unto del sugo). Di sugo c’è dietro quello che Caporale ha detto. Ed è su quello che dobbiamo concentrarci se vogliamo una città migliore. Adesso che il giornalista ha deciso di venire a Messina fate vedere voi giovani quanto la nostra città sa esssere ospitale, attenta. E grazie a voi, giovani preparati, anche propositiva. Caporale, nell’esercito, è il primo in grado della truppa. Organizzatene una. Lui ha “Repubblica”, il suo prestigio personale, il talento della scrittura. Organizzatene una e provate a vincere. Antonclaudio, sia chiaro, se la battaglia si fa dura, io ci sono. Buon cammino.
    Fabio Mazzeo
    P.S.rivedendo i miei appunti, penso che nel comitatod'accoglienza e proposte al Caporale, debba fare parte della truppa Ivan Tornesi, che seguo da lontano lungo la strada del suo impegno.

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  2. Ma perchè ci offendiamo con chi chiama cloache Messina e Reggio una sola volta e non ci offendiamo con chi oltraggia e tratta Messina e Reggio da cloache da quando è nato?
    Come al solito ci facciamo fottere dal campanile e pecchiamo di provincialismo. Le parole di Caporale sono solo uno schiaffo terapeutico a chi non rinviene. Mica ce l'ha dato per farci male. Quella moffa è arrivata solo come terapeutica sveglia...

    Emilio Pintaldi

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  3. io ci sarò.
    Quello che mi fa piu pensare è che ci indignamo se uno, da fuori, ci dice che la città fa schifo. Lo facciamo quasi per legittima difesa, ma non ci incazziamo quando la città è invivibile e per trovare un posto di lavoro devi bussare alla porta di questo o quel politico o, peggio, di questo o quel parrino.
    E allora mi chiedo perchè questo rigurgito di orgoglio e di appartenenza non lo trasformiamo in qualcosa di costruttivo invece di lasciarlo cosi...una semplice reazione....

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  4. Gabriella, come promesso eccomi qua.

    Sono STREMATO dalla giornata passata a organizzare l'evento. Al momento non posso dare dettagli, non per creare suspense, ma perché tutto è ancora in fase molto preliminare, ma ci saranno presto tutte le novità del caso, che tu già in parte sai.
    Come già detto telefonicamente, il blog sarà la "pagina ufficiale" dell'incontro, appoggiata dal gruppo di Facebook, che (ed è un'abitudine messinese) dopo i giorni di picco, sta scemando...ma ci penseremo noi a fare tornare la questione attuale...

    A presto!
    Antonclaudio

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