L'immagine sbiadita di una città sbiadita dove, malgrado tutto, c'è ancora chi lotta per essere un'anima viva.

sabato 9 maggio 2009

Impastato e Moro, fratelli d'Italia

Malgrado tutto siamo qui. Coi nostri pensieri. E io con una domanda: 31 anni fa il terrorismo (?) ammazzava Aldo Moro; 31 anni fa la mafia uccideva Peppino Impastato. Era di 9 Maggio.
La democrazia di allora era più avanzata di quella di oggi?
Le immagini di quell’Italia fanno ricordare a noi, ormai avanti con gli anni, strani giorni, di paura, ansia.
E voi, piccoli fratellini e sorelline dell’onda, nutriti come polli d’allevamento nelle vostre univeristà tutte molto chic, avete studiato bene quegli anni? Avete visto solo i film? I cento passi, Il caso Moro, Piazza delle cinque lune? No, non basta. Leggete, studiate, cercate di rubare qualche documento fuori dall’allevamento. E poi ditemelo voi.
Da 31 anni mi chiedo chi ha ucciso Moro, perché hanno lasciato solo quell’uomo in mano a quei pazzi che pensavano di cambiare un Paese uccidendo, sparando, sequestrando, dichiarando e sentenziando dai loro assurdi tribunali.
Da 31 anni mi chiedo com’è stato possibile nascondere non solo l’assassinio, ma per oltre un decennio perfino la morte di Peppino Impastato. Lasciando soli sua madre, suo fratello, i suoi pochi amici a combattere contro la tesi del suicidio.
Che Italia era, che Italia è ? C’era più democrazia allora? Erano tempi migliori quelli di forti ideali di forti tensioni di forti che ammazzavano i deboli, spesso inermi, disarmati. Non lo so.
Per oggi mi arrendo. Da domani tornerò a cercare.

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