L'immagine sbiadita di una città sbiadita dove, malgrado tutto, c'è ancora chi lotta per essere un'anima viva.

lunedì 25 maggio 2009

"Scosse" racconti dall'Abruzzo. 24 maggio 2009 Diario di Davide Comunale

SILENZI ASSORDANTI

Secondo giorno e secondo invio di pensieri, sensazioni, emozioni e fatiche che vivo qui a L’Aquila.
Oggi è domenica e si respira l’aria strana della “festa”. Mi viene da ridere al pensiero della normalità di una mia domenica, aspettando i bambini scout o sperimentando la comodità del mio letto romano.
Ed invece il nostro risveglio è brusco e repentino perché la disponibilità dell’acqua calda per le docce è un lusso che ti puoi permettere solo se ti svegli presto. La vita della tendopoli è strana a volte: ieri vi accennavo alle “vie”che i bambini di Colle Maggio hanno assegnato agli spazi di sicurezza tra una tenda e l’altra… Via delle lettere – via Nintendo – via dei Leoni – via delle Farfalle. Fanno tenerezza e farebbero commuovere chiunque le leggesse, perché rimandano al senso di normalità a cui accennavo ieri. Ma tutto poi va in contrasto con quello che passa ogni giorno dai nostri tavoli di lavoro. Richieste di condizionatori per il caldo che comincia a diventare problematico, gestione delle donne partorienti, firma dei permessi di sgombero di interi edifici.
Ed il tutto rientra a pieno con la nuova sensazione che voglio regalarvi. Oggi nel mio “dopo-lavoro” quotidiano ho accettato l’invito del capo campo della tendopoli Stazione, l’esperimento-per altro riuscitissimo- di installare una tendopoli senza tende, utilizzando i vagoni ferroviari e i locali ancora agibili della vecchia struttura e sistemando gli sfollati al meglio delle possibilità.
Si entra così in un mondo speciale fatto di treni, vagoni e cuccette che si animano con le voci dei bambini che giocano a palla o sfecciano in bici, con i ragazzi che si sfidano ad improbabili tornei a calcio balilla, con anziani che prendono il caffè seduti davanti la tenda tv. E si capisce che qualcosa attorno è diverso. Allontanandosi dal campo di appena qualche centinaio di metri non si sente più nulla, nessun rumore, nessuna luce, nessun suono di vita. Il silenzio di interi palazzi è assordante nel contrasto che crea, genera quasi timore. Le crepe delle case attorno la stazione, la casa cantoniera completamente rasa al suolo dal terremoto prima e dalle ruspe dei VV.FF. poi è qualcosa che lascia senza fiato. Non sono un tecnico né un architetto e non so dirvi quanta dannata malta, o sabbia o calce ci doveva essere o mancava. Da persona comune, da studioso, da scout volontario a L’Aquila vi dico solo che fa rabbia, veder giù le macerie. Come fa rabbia dover rispondere alla studentessa aquilana che tra 2 mesi dovrebbe laurearsi che tra qualche giorno le tendopoli dove non risiede, perché dorme da amici, ma mangia non le daranno più questa possibilità.
La gente deve vivere e sopravvivere non è il migliore dei compromessi in attesa del G8, di cui si comincia sempre più fortemente a parlare almeno in termini di disposizioni alla sicurezza e di misure preventive. Sembra allora tutto ridicolo quello che faccio: sistemare la linea telefonica alla tendopoli colpita dal fulmine due giorni fa, riattivare le comunicazioni fax necessarie alla richiesta pasti di un campo intero, stoccare i pali di legno ed i rivetti per le docce al campo dove risiedo… se poi verranno stanziati milioni per l’organizzazione del grande evento, teso a garantire l’incolumità dei grandi della terra ed a far incazzare i piccoli dell’Aquila, quelli che convivono con i problemi di ogni giorno, quelli che tuttora continuano a fare domande come: “Quando mi certificano lo sgombero? – Dove posso andare per il certificato di abitabilità? – quando mi ridanno lavoro e casa?”.
Per fortuna ci sono le risate degli alpini, un po’ impettiti ma sempre disponibili, le battute dei VV.FF a cui stiamo dimostrando, noi piccoli e poco competenti quanto valga la semplicità.
Beh…sono stato troppo polemico…vado a girare gli arrosticini che sono sulla brace della nostra tendopoli…stasera cena abruzzese…

Saluti scossi….
Davide Comunale

1 commento:

  1. caro professor comunale complimenti vivissimi è un gran uomo le vogliamo bene 2 grandi sue alunne

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